Search site


Contact

Mary Silver Loup

E-mail: mary.silver.loup@gmail.com

Cadere da un cavallo da corsa

03/02/2014 00:09

Cadere sull'erba credo sia il peggio, almeno per la mia esperienza. Non tanto per il terreno, che potrebbe anche attutire la botta, quanto per il fatto che se ci si trova sull'erba significa che si fa un lavoro (o si è in corsa) quindi facendo il canter... manca quel micro attimo in cui almeno puoi realizzare "Ops, sto cadendo, cado, tra poco sbatto, ahi che male", è più un "Ops... AHIII CHE MALEEE!!!" in quanto è tutto molto più veloce, quindi più violento.

Cadere sul cemento, o sull'asfalto, è doloroso! Provoca dolori a ogni parte muscolare-ossea-sensibile del corpo perché cadi sul duro... ma non è rovinoso, considerando che se stai montando a cavallo sul cemento vuol dire che sei al passo (non voglio neanche ipotizzare situazioni inaccettabili prima ancora che illegali diverse da questa!)

Cadere sulla sabbia non è malaccio, se sei ultimo o chi hai dietro ha la prontezza di non passarti sopra e se non ti becchi un calcio dallo stesso cavallo cadendogli sotto (per esempio a me è successo, gomito rotto). Dopo hai inspiegabilmente sabbia dap-per-tut-to: sui vestiti, nelle mutande, nelle orecchie! 

Cadere nel fango non è male, sempre se sei solo o ultimo o hai dietro gente sveglia: con un po' di fortuna non ti fai assolutamente niente, a parte sporcarti per intero... conciato da buttare!

Cadere sulla neve può essere una fortuna, attutisce molto piacevolmente il colpo... se non è neve ghiacciata/ghiaccio..!

Cadere sullo steccato può fare abbastanza male, ma non malissimo se lo prendi di striscio e quasi niente se al di là dello steccato c'è un bel pozzangherone di prato e fango.

Cadere nel tondino fa malissimo... allo spirito! Significa che sei al passo, o fermo, e cadi su sabbia... ciò non fa fisicamente molto male ma scatena immancabilmente le risate di tutti i presenti e grande vergogna del protagonista della caduta (io).

Ecco insomma, cadere non è mai piacevole, però, fortunatamente, ci devono essere tanti santi che fanno sì che siano deeeecisamente di più le volte in cui non ci si fa quasi niente rispetto alle volte in cui ci si fa tanto tanto male. 

E' fondamentale (per non cadere, ma anche per montare bene!) cercare di anticipare il cavallo: ascoltarlo, percepire i segnali che ci dà (come le orecchie), guardarsi - con la coda dell'occhio - sempre intorno per avere il controllo del contesto, potendo così immaginare in anticipo quali cose potrebbero dare al cavallo motivo di movimenti strani.

E' importantissimo stare rilassati: sempre vigili, pronti, composti, concentrati, ma RILASSATI... respirare, lasciare il corpo morbido... quando siamo a cavallo, dalla vita in giù, dobbiamo essere un tutt'uno con il cavallo. Questo ha due conseguenze positive: se il cavallo fa uno scatto e siamo rilassati, seguiremo meglio il suo movimento rispetto a essere rigidi come uno stoccafisso, uno, e, due, il cavallo percepisce la tensione del cavaliere, facilmente se ne approfitta, ce prova, può mettersi a giocare oppure innervosirsi... e cercare di liberarsi da quello scomodo zaino, duro e pieno di patate, che si trova sulla schiena... come biasimarlo?!

SEMPRE: indossare il casco e il giubbino protettivo (i miei migliori amici!)

Detto ciò, chiudo l'argomento "cadute" con una frase che mi fu detta da un uomo molto saggio e ricco d'esperienza: 

"Sai chi non cade da cavallo? Chi non monta a cavallo!"

Pippo, come andare a cavallo (1941) - Walt Disney